Storia
La città di Kobe si trova poco distante da Osaka, il nome Kobe deriva da Kamube
( 神戸 ) ed è legato al Santuario Ikuta.
I primi reperti della città sono riconducibili al Periodo Jōmon ( 縄文時代 ) compreso tra
il 10000 a.C. al 300 a.C.
Tra il 200 e il 300 d.C negli Annali Nihon Shoki sono state trovate le prime testimonianze
dell’ imperatrice Jingū che fece costruire il Santuario Ikuta.
La città di Kobe per come la conosciamo oggi è stata istituita formalmente nel 1889.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Kobe non fu risparmiata dai bombardamenti ( raid di Doolittle ), avvenuti il 18 aprile del 1942, causando la morte di circa 9000 persone.
Successivamente nel 1975 dopo i fatti di Hiroshima e Nagasaki, il porto di Kobe fu vietato al transito e all’ approdo di tutte le navi che trasportavano materiali e armi nucleari, comprese le navi straniere.
Terremoto
Il 17 gennaio del 1995 alle 5:46 ( ora locale ), Kobe fu colpita da un tremendo terremoto di magnitudo 6.9 della scala Richter e circa 6000 persone morirono e oltre 210.000 rimasero ferite e sfollate.
Il terremoto colpì tutta la zona circostante dal porto fino all’ autostrada Hanshin Expressway.
Tale terremoto è conosciuto con il nome di ” Hanshin – Awaji “
Nel mese di dicembre la citta di Kobe organizza una commemorazione chiamata Luminare.
Oggi, si possono vedere le devastazioni del terremoto grazie al parco commemorativo dove si trova ancora una parte del vecchio porto di Kobe lasciato come testimonianza.
vecchio porto di Kobe
vecchio porto di Kobe
vecchio porto di Kobe
Città e attrazioni
Nankinmachi (南京町) Chinatown
La città di Kobe nonostante il suo passato è oggi una bellissima città, piena di vita e di attrazioni.
Nella città si trova un intero quartiere cinese Nankinmachi (南京町), tale quartiere è stato fondato nel 1868 da alcuni mercanti cinesi che vi si stabilirono grazie all’ apertura del commercio estero.
Il mercato è famoso per l’ oggettistica, cucina e cultura perfettamente integrata con la società giapponese.
I prodotti più caratteristici della cucina cinese, molto popolari a Kobe, sono i panini al vapore
( manju ), il ramen e le bevande alla tapioca.
Santuario Ikuta
Il Santuario Shintoista di Ikuta è stato fondato tra il 200 e il 300 dC dall’ imperatrice Jingū ed è considerato uno dei più antichi Santuari del Giappone, nello stesso periodo furono costruiti il Santuario di Nagata dedicato a Kotoshiro-nushi e il Santuario di Hirota dedicato ad Amaterasu
Il Santuario di Ikuta fu coinvolto nella Battaglia di Ichi – no -Tani durante la Guerra di Genpei del ( 1180 – 1185 ).
L’ attuale città di Kobe venne successivamente costruita intorno al Santuario Ikuta.
Santuario di Nagata
Il Santuario Shintoista di Nagata anche questo stato fondato tra il 200 e il 300 dC
dall’ imperatrice Jingū è considerato insieme al Santuario di Ikuta uno dei più antichi Santuari del Giappone.
Nel 1871 fino al 1946 il Santuario di Nagata fu nominato come uno dei kanpei-chūsha
(官 幣 中 社).
Il kanpei-chūsha era una nomina che conferiva il supporto dal governo e la venerazione della famiglia imperiale.
Ponte Akashi Kaikyo
Il Ponte Akashi Kaikyo è anche chiamato Ponte Perla o Ponte dello Stretto di Akashi,
è di particolare interesse in quanto è il Ponte sospeso più lungo del mondo e collega la città di Kobe all’ isola di Honshu, con una lunghezza di 3.911 metri e una larghezza equivalenti a 6 corsie.
Un’ altra particolarità è che si può attraversare interamente passando sotto il ponte su una pavimentazione in vetro, regalando una vista mozzafiato.
Cascate di Nunobiki
Poco distante, a piedi, dalla stazione di Shin-Kobe troviamo le maestose cascate di Nunobiki.
Per arrivarci si può utilizzare la funivia della Kobe Nunobiki che arriva in cima alla Catena montuosa del Monte Rokko da dove si può fare una bellissima escursione attraverso il sentiero fino alle cascate.
Tale sentiero viene visitato da moltissimi giapponesi e visitatori stranieri.
Durante il percorso di ritorno è d’ obbligo fermarsi al Ponte Venus, da dove si può ammirare tutta la città di Kobe dall’ alto ed è possibile incontrare troupe cinematografiche giapponesi per riprese di documentari.