Questo articolo è puramente a scopo informativo e basato su fatti scientifici che possono realmente salvarvi la vita!
Read MoreSebbene si speri che un attacco nucleare sia un evento con probabilità prossima allo zero, essere preparati è sempre la soluzione migliore.
I PRIMI ISTANTI DOPO L’ ESPLOSIONE
L’ esplosione di una bomba a matrice nucleare ( che sia a plutonio o uranio ) è inconfondibile, il bagliore emesso è in grado di penetrare qualsiasi cosa.
Le prime cosa da fare quando una bomba nucleare esplode sono:
NON guardare direttamente il luogo di impatto e di conseguenza il bagliore emesso dalla bomba, infatti, il bagliore può arrecare danni irreparabili agli occhi e renderti permanentemente cieco e se si è sufficientemente vicino può recare ustioni di terzo grado sul corpo…
- TROVARE un riparo che sia sufficientemente solido ( es. muro )
- ANNOTARE la durata del bagliore e dell’ esplosione contando o guardando l’ orologio
- VALUTARE LA POTENZA E LA DISTANZA DELLA BOMBA
Come detto precedentemente annotare la durata del bagliore ci può fornite molti dati, il primo tra tutti è la potenza della bomba, infatti, più è potente e maggiori saranno le probabilità di ricadute mortali.
Si analizzano ora le varie durate del bagliore:
- ≤ 3 secondi = bomba generalmente di potenza simile a quella di Hiroshima (13-18 kT ) e Nagasaki ( 18 – 23 kT )
- ≥ 10 secondi = bombe moderne che hanno principalmente le superpotenze come USA, CINA, RUSSIA, FRANCIA e REGNO UNITO queste bombe hanno una potenza almeno 20 volte più grande rispetto a quelle sganciate sul Giappone
- ≥ 20 secondi = bombe di potenza nell’ ordine di grandezza di mega-Toni ( MT ) attualmente solo USA, CINA e RUSSIA hanno questo tipo di bombe.
A questo punto la prima informazione chiave è stata ottenuta.
La seconda informazione chiave per la sopravvivenza è sapere quanto è distante l’ esplosione, e, applicando lo stesso principio descritto precedentemente si inizia a contare dal momento in cui si sente l’ esplosione fino all’ arrivo dell’ onda d’ urto.
- circa 5 secondi corrispondono a 1.6 km
- circa 20 secondi corrispondono a 6.4 km
- circa 100 secondi corrispondono a 32 km
- circa 200 secondi corrispondono a 64 km
La conoscenza di questo dato è di fondamentale importanza per le eventuale ricadute radioattive, il cosiddetto Fallout radioattivo.
ATTENZIONE: le distanze sono riferite in linea d’aria.
In pratica significa tracciare una linea retta tra il punto di inizio e il punto di arrivo.
Per fare un esempio pratico la distanza in linea d’aria tra il centro di Roma e il centro di Napoli e di circa 188 km
Tra il centro di Roma e il centro del Lago di Bracciano è di 32 km
L’ IMPORTANZA NELLA VALUTAZIONE DEL VENTO
Arrivati a questo punto l’ ultima cosa da valutare sono le condizioni meteo, il vento in particolare è di fondamentale importanza per determinare il tempo di arrivo e la potenziale direzione del decadimento radioattivo.
Si possono usare varie tecniche per questa valutazione, se fumate potrete utilizzare il fumo della sigaretta oppure potete leccarvi un dito, vedere alberi, cespugli o bandiere ect.
- 0 – 3 km/h il fumo della sigaretta non si muove
- 3 – 12 km/h il fumo si muove nella direzione del vento
- 13 – 20 km/h si muovono dolcemente le foglie il fumo della sigaretta inizia ed essere non visibile
- 21 – 39 km/h si muovono ramoscelli o si alza la polvere da terra
- 40 – 49 km/h si muovono rami di medie/grandi dimensioni
- ≥ 50 km/ h si cammina in modo difficoltoso controvento
Ora che si hanno tutte le informazioni inizia la vera e propria corsa contro il tempo.
Il primo calcolo da fare è il tempo che si ha a disposizione per la caduta radioattiva e cercare di allontanarsi il più possibile, per fare ciò occorre fare una semplice divisione:
Tempo massimo a disposizione = distanza della bomba / velocità del vento
Esempio:
Distanza bomba 32 km
Velocità del vento 24 km/h
Risultato: Tempo massimo a disposizione = 32 / 24 = 1.3 h ( circa un ora e un quarto )
Calcolato il tempo a disposizione la soluzione migliore sarebbe quella di andare il più lontano possibile, per fare un esempio in base al calcolo precedente la cosa migliore sarebbe arrivare o superare Firenze se andate verso nord o superare Salerno se andate verso sud, evitante di andare verso Ancona, Pescara o zone limitrofe perchè troppo vicine anche se l’ Appennino Centrale potrebbe fare da scudo.
Nel prossimo articolo si parlerà di come sopravvivere alla medesima situazione ma senza lasciare la propria abitazione purchè l’ esplosione sia sufficientemente lontana.
Sperando infine che questa piccola guida non servirà mai.